Guida per designer

Lasciatevi trasportare dal mio racconto personale, un viaggio emozionante attraverso le scoperte e le intuizioni sull’impiego dell’intelligenza artificiale nel mondo del design, frutto degli incontri con i più brillanti esperti del settore.

Grazie per aver scelto di leggere queste pagine; sono certo che troverete qualcosa di utile da portare con voi al termine della lettura. Nel corso di oltre 40 anni di professione, il mio interesse per gli strumenti generativi basati sull’intelligenza artificiale ha conosciuto un’escalation impetuosa a partire dal 2015, con la comparsa di DeepDream, il rivoluzionario programma di visione artificiale di Google.

A quel tempo, nessuno temeva che tale tecnologia avrebbe potuto soppiantare gli artisti, dal momento che le immagini prodotte da DeepDream erano ben lontane dall’essere commercialmente appetibili o esteticamente seducenti.

Le sorti del settore hanno subito una svolta drammatica nel 2018, quando i GAN (Generative Adversarial Networks) hanno catalizzato l’attenzione con risultati sorprendenti.

La celebre casa d’aste Christie’s ha venduto un ritratto generato dall’intelligenza artificiale per la cifra sbalorditiva di $432.500, superando di gran lunga le stime iniziali di $10.000 e segnando un momento epocale.

Il ritratto, di una qualità stupefacente, appariva come un’autentica opera d’arte. Allora designer, artisti e pittori cominciarono a nutrire crescenti timori riguardo alla potenza degli strumenti basati sull’intelligenza artificiale e all’incolumità delle loro carriere professionali.

Una domanda mi assillava: in quanto designer e professionista creativo, avrei un giorno ceduto il mio posto a un robot?
E, se tale destino si fosse avverato, come avrei dovuto affrontarlo?

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