Il logo, in ogni contesto si trovi, deve essere riconoscibile e comunicare il significato in maniera efficace e repentina, evitando interpretazioni complesse o letture indecifrabili.

Il mio obiettivo non è fare “cose belle” ma “cose che aiutino a vendere di più”. Utilizzo le regole del neuromarketing per ottenere una previsione attendibile sui probabili risultati.

Un buon rendering permette di testare la validità di un prodotto prima di produrlo. Non è necessario che non si noti la differenza con la fotografia ma che susciti la “voglia” di “essere lì”.

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